Testico, allineato sul crinale dei Monti che separano le Valli del Lerrone e del Merula, è piccolo Comune del Savonese, sito a 470 metri sul livello del mare. Sole, aria buona, cultura dell'olivo e sapore di Borgo "Antico" fanno bello questo Paese, uno tra i più caratteristici di Liguria.
Lunedì, 17 Febbraio 202020200217
Chiesa San Bernardo
Orario delle Sante Messe:Periodo invernale tutti i sabati e prefestivi ore 15.30.Periodo estivo (da giugno a settembre) tutti i sabati ore 17.00.
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
Oratori, Edicole e Feste
Oratori
Oratorio di Sant'Antonio Eremitasi trova in Piazza della Chiesa, nel Capoluogo.
Oratorio di Santa Maria delle Graziein frazione Ginestro.
Edicole Marianedette anche "Piloni", costruite dai devoti
Madonna del viandante in Località Pezzuolo.
Regina Pacis in Regione Poggio Bottaro.
Madonna dell'ulivo in frazione Dani.
L'addolorata in borgata Ca' del rosso.
Feste religiose
29 giugno Santi Pietro e Paolo, Patroni del Comune di Testico.
Prima domenica di ottobre Madonna del Rosario.
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
Altri edifici
Cappella di San SebastianoIn località San SebastianoFesta del titolare il 20 gennaio.
Cappella dei Santi Rocco e LuciaSituata in frazione Poggio Bottaro Case SottaneFesta dei titolari il 16 agosto e 13 dicembre.
Cappella della Presentazione di Maria al tempioSituata nella frazione GinestroRestaurata nel 1998Festa del titolare il 21 novembre.
Chiesa Parrocchiale di San BernardoSituata nella frazione GinestroL'edificio è del 1700 come si può vedere dalla scritta sopra l'ingresso "Domus Dei Porta Coeli"Festa del titolare 20 agostodal 12 Giugno al 20 Agosto, Santa Messa prefestiva alle ore 17.00.
Cappella di Santa LiberaSituata nella frazione Ginestro località Caseda alcuni anni non si celebra più la Festa del titolare.
Cappella di San MauroFino agli inizi del Secolo passato adibita a sede della scuola Locale.
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
La Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, la più antica della Val Merula, è considerata Chiesa Madre della Vallata.
L'originaria Chiesa "Romanica" a tre navate, probabilmente risalente al secolo XIV°, subì una prima trasformazione negli anni 1560 – 1680, ed una seconda negli anni 1760 – 1785.
Quest'ultima ad opera dell'architetto Domenico Belmonte (1725 – 1795).
Venne consacrata il 5 settembre 1786, come si legge in una iscrizione posta in facciata.
L'attuale disposizione planimetrica della Parrocchiale evidenzia uno spazio reso dinamico dall'adozione di superfici curve ed irregolari, originate dal sommarsi di vani complementari più antichi attorno alla vasta aula coperta da una volta a vela.
La luce immessa nell'edificio sacro, giocando su sporgenze e rientranze delle pareti, crea momenti chiaroscurali d'effetto.
L'interno fu decorato dal pittore e scultore Tommaso Carrega (1739 - 1821), che con affreschi, stucchi e decorazioni varie seppe dare un'aggraziata maestosità settecentesca all'edificio.
Oltre al magnifico altare maggiore – bello, nel suo marmo policromo, incastonato a mosaico di pregevole fattura – altri sei altari laterali fanno corona all'unica aula della Chiesa a pianta ottagonale.
Particolare attenzione meritano le Cappelle Laterali che conservano la cinquecentesca Pala d'altare "Il martirio di Santo Stefano" di Lazzaro Tavarone (1556 – 1641) e la scultura Lignea della Madonna del Rosario (1831) opera di Giovanni Battista Garaventa.
La facciata, mentre conferma il gusto tardo barocco (esuberanza dei partiti architettonici e mosse superfici delle ali) segnala un'inequivocabile attenzione all'architettura neoclassica (colonne binate nella parte basamentale).
Per armoniosità estetica e riuscita composizione d'architettura, la Parrocchiale può veramente considerarsi "monumento nazionale" e gioiello artistico di Testico.
Orari delle Sante Messe:Giorni festivi ore 11.00.Mercoledì e venerdì ore 17,30 (Invernale) o 18.30 (Estivo).
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
Curiosità
Testico è stato prima possedimento dei vescovi e poi da questi venduto nel 1298 ai Doria i quali signoreggiarono fino al 1797 (Rivoluzione Francese).
Dopodichè non risulta nessun atto di annessione legittima di Testico al Regno di Sardegna e neppure successivamente al Regno d'Italia.
Cristina De Saliers dei Baroni di Lichtemberg nata nel 1553 sposa nel 1591 Stefano Doria portando una ricchissima dote che permise al suocero Giò Gerolamo Doria di acquistare il Marchesato del Maro.
Cristina De Saliers morì nel 1615 e si fece seppellire nella Cripta della Chiesa Parrocchiale
Si pensa infatti avesse una particolare predilezione per questo Paese e per la Chiesa Parrocchiale dove fece innalzare un altare in onore alla famiglia Doria e commissionò al pittore Lorenzo Tavarone la soprastante Pala del "Martirio di Santo Stefano" dedicandola al marito Stefano Doria.
Se volete segnalateci altre notizie particolarmente curiose, fatelo e le aggiungeremo.
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
L'eccidio del 15 aprile 1945
Il giorno più triste e drammatico della storia di Testico fu il 15 aprile 1945.
La gente viveva tranquilla e la maggioranza non aveva idee politiche, quindi nulla lasciava presagire la tragedia.
Nessun tedesco era stato catturato né tantomeno ucciso, e non c'era dunque timore di rappresaglia.
Invece fu la strage.
Una pattuglia di tedeschi guidata dal Maresciallo soprannominato Maryling partì da Cesio.
Alle 7 del mattino circondarono la frazione di Ginestro e la rastrellarono casa per casa: una ventina di persone furono catturate e fatte salire verso Testico Capoluogo.
I tedeschi circondarono la chiesa dove si stava celebrando la Santa Messa, alcuni riuscirono a fuggire ma la maggior parte furono catturati, e la stessa sorte ebbero anche alcuni abitanti della Frazione di Poggio Bottaro.
Verso le dieci una lunga colonna di rapiti piangenti e urlanti risaliva verso la Frazione Ginestro.
Giunti nella località "Costa Binella" vennero legati a due a due e fucilati.
Tra le vittime c'erano anche due donne le quali vennero violentate e poi squartate con i moschetti.
Sul luogo del massacro oggi sorge un monumento, dove ogni anno viene celebrata una Santa Messa di commemorazione.
A tale proposito il Consiglio Comunale, con Delibera n. 8 dell'11 giugno 2003, ha rivolto ufficiale richiesta al Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi di riconoscimento della medaglia al valor civile al Gonfalone di Testico perché noi tutti e le generazioni che verranno non dimentichino.
Venerdì, 14 Febbraio 202020200214
Cenni storici
Un primo insediamento, a carattere prevalentemente militare, avvenne presumibilmente con la costruzione del 'Castrum Testagi' da parte dei Romani.
I Romani chiamarono 'Testagus' il colle, che darà poi nome al Borgo.
Per la sua posizione strategica, servì come baluardo contro le invasioni puniche e, in seguito, barbare.
Dopo l'Evangelizzazione ad opera dei Monaci Benedettini, il nuovo Borgo è chiamato "San Pietro del Testico".
Nell'869 – stando alla "Carta" di Re Ludovico II° (825-875) – San Pietro del Testico è "pars" del Contado di Albenga.
Nei Secoli XII° e XIII°, dipende dalla Castellania di Montarosio e, unitamente a taluni "Castelli" e Paesi della Valle di Oneglia, è soggetto alla giurisdizione, civile e criminale, del Vescovo di Albenga: è Feudo Ecclesiastico.
Nel 1298, considerata la precaria situazione in cui versava il "Feudo" della Valle di Oneglia e ottenuto, precedentemente, il benestare di Papa Bonifacio VIII° (1235 - 1303), Nicolò Vascone, Vescovo di Albenga (1292 - 1302), vende il feudo ecclesiastico della Valle di Oneglia a Nicolò e Federico Doria.
Così il 30 Gennaio di quell'anno, San Pietro del Testico e tutti i paesi della 'castellania' di Montarosio cambiano 'Padrone'.
Durante il Medioevo, Testico fu difesa e rifugio per le popolazioni della Valle, soprattutto durante le periodiche incursioni dei Corsari barbareschi.
Il 30 aprile 1576 il Duca Emanuele Filiberto Savoia (1528 - 1580) riceve 'il Porto di Oneglia con le sue Valli superiore e inferiore, Castelli, terre e villaggi, ecc. ecc.' dal Signore Assoluto del Principato di Oneglia Gian Gerolamo Doria (1523 - 1576) che tuttavia si riserva in 'feudo personale' il territorio di Testico e Cesio.
Nel 1738 re Carlo Emanuele III° Savoia (1701 - 1773) aggregò al principato di Oneglia anche i feudi di Cesio e Testico, che rimasero momentaneamente sotto la giurisdizione del Marchese Doria di Ciriè.
E così San Pietro del Testico cambiò ancora una volta, "padrone" e, sino all'Unità d'Italia (1870), sarà punto avanzato del Regno Sabaudo.
Feudo Ecclesiastico (secolo XII°) venduto ai Doria (1298), e quindi 'infeudato' dai Savoia (1738), mai stette sotto il dominio di Genova.
Nel 1796 subì il saccheggio per opera dei soldati di Napoleone, che – smilitarizzato il Castello di Monte Arosio – giunti a Testico dal Passo di Cesio e di Paravenna, fecero 'razzia' in Paese; sfigurato lo stemma dei Doria sul Portale della Chiesa impoverirono la Parrocchiale di quanto più prezioso aveva.
(A cura di Frà Francesco Mario Bussetti)